Diaframma-fotografia: come il meccanismo elettromagnetico Nikon li ha migliorati entrambi

La storia della fotografia è anche storia di continui progressi tecnici, in cui ogni piccolo passo conta. Dal sensore alla lente, dal software ai materiali impiegati per costruire le nostre fotocamere e le nostre ottiche, ogni componente influisce sulla qualità dello scatto e della ripresa video. Ma c’è un elemento spesso trascurato che fa davvero la differenza nelle reflex Nikon e mirrorless Nikon Z di fascia alta: il controllo del diaframma elettromagnetico. Qui in Nikon abbiamo integrato questa tecnologia in diversi obiettivi, con evidenti vantaggi per fotografi professionisti e appassionati esigenti.

Il diaframma in fotografia: il cuore della luce e della profondità

Se la fotografia è scrivere con la luce, il diaframma è la penna con cui si disegna ogni immagine. Quello diaframma-macchina fotografica è un binomio inscindibile ed essenziale. Questo meccanismo, presente in ogni obiettivo, regola la quantità di luce che attraversa le lenti interne all’obiettivo e raggiunge il sensore della fotocamera. Nella fotografia tradizionale così come in quella digitale, il diaframma non solo influisce sulla luminosità dello scatto, ma determina anche la profondità di campo, ovvero quanto della scena appare nitido. Un effetto che agisce sia sulle immagini fisse sia su quelle in movimento (video). 

Utilità del diaframma a controllo elettromagnetico

Nella fotografia sportiva e di azione in generale è spesso utile sfruttare le capacità di scatto a raffica delle fotocamere Nikon. In queste situazioni, il diaframma a controllo elettromagnetico assicura precisione e affidabilità. 

Come funziona la regolazione del diaframma?

La regolazione del diaframma nelle reflex Nikon e nelle mirrorless Nikon Z avviene impostando il valore di apertura, espresso in f/stop (ad esempio f/1.2, f/2.8, f/8, f/16). Se negli obiettivi più datati, il diaframma si regolava agendo manualmente su un anello fisico presente sull’obiettivo, oggi lo si imposta dal corpo macchina (ghiera dedicata o menu).
Un diaframma aperto (valori bassi come f/1.8 o f/2.8) permette il passaggio di molta luce e crea un effetto sfocato sullo sfondo, perfetto per ritratti e scatti artistici. Al contrario, un diaframma fotografico chiuso (f/11, f/16 o oltre) riduce la quantità di luce ma aumenta la profondità di campo, utile per paesaggi e fotografia architettonica. Un diaframma (come potete approfondire nell’articolo Il diaframma degli obiettivi NIKKOR Z e il numero di lamelle che lo compongono) è composto da lamelle in numero variabile.

AF NIKKOR 50mm f/1.8

La regolazione dell’apertura-diaframma su un obiettivo NIKKOR contraddistinto dalla lettera “D” avviene ruotando l’anello alla base del barilotto (i valori stampati sono compresi fra f/1.8 e f/22)

Nikon Z5

La modalità A permette di impostare l’apertura desiderata lasciando all’esposimetro della fotocamera il compito di abbinare il tempo adeguato a un’esposizione corretta. 

Il diaframma nella fotografia digitale

Con le nostre fotocamere digitali (bridge, reflex e mirrorless Nikon A), la gestione del diaframma diventa ancora più semplice e versatile, grazie a modalità automatiche e semi-automatiche. La Priorità di Apertura (modalità A) ne è un esempio. Questa funzione permette di scegliere l’apertura desiderata mentre la fotocamera regola automaticamente il tempo di scatto per ottenere l’esposizione corretta.
Saper padroneggiare il diaframma in fotografia digitale significa avere il pieno controllo sulla luce, sulla nitidezza del soggetto e sul carattere dello scatto (profondità di campo ed effetto bokeh). Ecco perché ogni fotografo o videomaker deve considerarlo uno degli strumenti più potenti della sua creatività. Per approfondire sul tema del bokeh, leggete l’articolo: Profondità di campo ed effetto bokeh. Gli obiettivi NIKKOR Z più indicati

Cos’è il diaframma elettronico e come funziona?

Il rapporto diaframma obiettivo, d’altra parte, è stato ulteriormente perfezionato con l’ingresso dell’elettronica nella sua regolazione. Il diaframma in fotografia è tradizionalmente controllato meccanicamente tramite una leva all’interno del barilotto. Quando si scatta, la leva muove fisicamente le lamelle del diaframma per regolare l’apertura. Tuttavia, questo sistema presenta alcuni limiti, soprattutto quando si lavora con scatti in sequenza rapida o in condizioni di luce mutevoli.
Il diaframma elettronico (introdotto negli obiettivi NIKKOR nel 2016), invece, elimina il controllo meccanico. L’apertura dell’obiettivo è gestita elettronicamente da un motore integrato, direttamente collegato al processore della macchina fotografica. Questo significa che la regolazione dell’apertura del diaframma è più precisa, rapida e affidabile, specialmente durante le raffiche ad alta velocità o nelle riprese video.

Struttura del sistema elettromagnetico

Il controllo elettromagnetico funziona in questo modo:
• Il fotografo imposta l’apertura desiderata sulla fotocamera, ad esempio f/2.8 o f/8.
• Il corpo macchina, alla pressione del pulsante di scatto, invia un segnale elettronico all’obiettivo, attraverso i contatti sulla baionetta.
• Il microprocessore interno all’obiettivo interpreta il segnale e attiva il motore elettromagnetico.
• Il motore elettromagnetico regola le lamelle del diaframma in modo preciso, chiudendole o aprendole fino al valore richiesto.

Tutto questo avviene per il tempo dell’esposizione, garantendo un controllo molto più rapido e accurato rispetto al tradizionale meccanismo a leva.

Nikon e il passaggio alla sigla “E”

Abbiamo adottato il diaframma elettronico in alcuni dei nostri obiettivi professionali, identificabili dalla lettera “E” che, nella sigla del modello, segue il valore di apertura massima. Ecco alcuni esempi di ottiche AF-S NIKKOR dotate di questa tecnologia:

Perché è un vantaggio per i fotografi?

La tecnologia per il controllo elettromagnetico del diaframma offre diversi vantaggi concreti:

  1. Migliore coerenza dell’esposizione nelle raffiche. Quando si scatta in sequenza ad alta velocità, il diaframma elettronico garantisce che l’apertura rimanga esattamente quella impostata, evitando variazioni indesiderate tra un fotogramma e l’altro.
  2. Maggiore affidabilità nel tempo. Eliminando la leva meccanica, si riduce l’usura dei componenti interni dell’obiettivo, migliorando così la durata complessiva del sistema.
  3. Prestazioni migliori nelle riprese video. La regolazione dell’apertura è più fluida e silenziosa, evitando salti improvvisi di luminosità durante la registrazione.
  4. Maggiore precisione con le esposizioni automatiche. La comunicazione diretta tra l’obiettivo e il processore della fotocamera consente un controllo più preciso dell’esposizione, fondamentale in situazioni di luce dinamica.

Reflex Nikon compatibili con gli obiettivi AF-S tipo “E”

Il diaframma elettromagnetico Nikon ha un unico limite: gli obiettivi che lo implementano non sono compatibili con le reflex più datate. Alcune, per poter dialogare con i sistemi elettromagnetici, necessitano di un aggiornamento firmware. Le fotocamere recenti, invece, supportano senza limitazioni questa tecnologia, rendendola una scelta naturale per chi lavora con modelli recenti.

Il diaframma elettronico rappresenta un’evoluzione significativa per la fotografia digitale: maggiore velocità, precisione e affidabilità. Nikon, storicamente attenta all’innovazione, ha integrato questa tecnologia nei suoi obiettivi professionali, offrendo strumenti sempre più avanzati ai fotografi. Se sei un professionista o un appassionato che pretende il massimo dai propri scatti, gli obiettivi con la sigla “E” potrebbero essere un investimento più che valido.

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