Fotocamere Nikon, NIKKOR Z
Profondità di campo ed effetto bokeh. Gli obiettivi NIKKOR Z più indicati – PARTE 2/4
La profondità di campo e un suo sapiente uso sono fondamentali per ottenere immagini tridimensionali e con uno spiccato effetto bokeh. Ne abbiamo parlato nel primo degli articoli dedicato agli obiettivi NIKKOR Z ad ampia apertura. Intesa come l’area nitida dell’immagine o del fotogramma video che si contrappone ai piani fuori fuoco, la profondità di campo contribuisce a trasmettere il senso di spazialità, rendendo le scene particolarmente realistiche.
In questo secondo capitolo, continuiamo a concentrarci sulle ottiche NIKKOR Z a focale fissa, dando spazio a quattro modelli di pregio. Sono il NIKKOR Z 85mm f/1.8 S, il NIKKOR Z 85mm f/1.2 S, il NIKKOR Z 50mm f/1.2 S e il NIKKOR Z 135mm f/1.8 S Plena. Quest’ultimo, introdotto per garantire ai ritrattisti e ai fotografi di sport un obiettivo di livello superiore, conduce a un’esperienza fotografica inedita. Eccelle infatti per equilibrio tra luminosità, controllo della profondità di campo, dimensioni e peso.
NIKKOR Z 85mm f/1.8 S
NIKKOR Z 50mm f/1.2 S
NIKKOR Z 135mm f/1.8 S Plena
Ottiche 85mm f/1.8 e f/1.2, per una perfetta gestione della profondità di campo e dell’effetto bokeh
Con il NIKKOR Z 85mm f/1.8 S, la versatilità della focale 85mm, ideale per i primi piani, è alla portata di tutti. L’obiettivo si fregia, come le altre ottiche f/1.8, della sigla S-Line a sottolineare l’attenzione di Nikon alla progettazione dello schema ottico e alle scelte tecniche.
Il trattamento Nano Crystal di Nikon, per esempio, deriva dallo sviluppo di strumenti NSR (Nikon Step-and-Repeat) per la costruzione dei semiconduttori. Applicato alle lenti, elimina i riflessi interni all’obiettivo per la gran parte delle lunghezze d’onda che compongono la luce bianca. Ciò riduce fortemente la comparsa di immagini fantasma e luci parassite. A beneficarne sono gli scatti in controluce e le sorgenti luminose puntiformi, sia quando riprodotte a fuoco, sia quando si integrano in uno sfondo sfocato. Ciò determina un effetto bokeh particolarmente piacevole. Merito anche del diaframma ad apertura circolare a 9 lamelle.
Lamelle, che diventano 11 nella declinazione della stessa focale in un’ottica di fascia più alta: il NIKKOR Z 85mm f/1.2 S. Il controllo della profondità di campo con questo obiettivo diventa una vera e propria “arte” a disposizione del fotografo e del videomaker. Entrambi possono, nella resa di uno stesso ritratto, decidere quali dettagli mettere a fuoco e quali no (regolazione della profondità di campo).

Un’ottica che non accetta compromessi
Nikon ha pensato per il suo NIKKOR Z 85mm f/1.2 S a un ampio ventaglio di utilizzi. Fotografia di ritratto, fotografia di matrimonio, di moda e fotografia boudoir sono solo alcuni.
Le soluzioni costruttive e la qualità delle lenti utilizzate, trattate per farsi attraversare dalla luce anziché rifletterla, elevano la resa delle immagini anche nelle aree a fuoco. Con una straordinaria nitidezza dei contorni, che contrasta con il morbido bokeh generato dallo sfondo sfocato, le immagini e i video ottenuti con il NIKKOR Z 85mm f/1.2 S assumono quasi una dimensione onirica. Ogni immagine sembra infatti formata da più piani sovrapposti. Ne deriva una tridimensionalità superiore, di livello cinematografico. D’altronde, il mix tra focale di 85mm, apertura massima f/1.2, sensore Full Frame (35,9×23,9 mm) dei corpi Nikon Z FX e tecnologie Nikon non poteva portare se non a risultati straordinari.
NIKKOR Z 85mm f/1.2 S
L’obiettivo NIKKOR Z “normale” con doppio motore AF
Gli stessi punti di forza del NIKKOR Z 85mm f/1.2 S si ritrovano nel NIKKOR Z 50mm f/1.2 S, il secondo della collezione NIKKOR Z con apertura f/1.2. Con la più classica delle lunghezze focali, è caratterizzato da un angolo di campo simile a quello prodotto dalla vista umana. Affianca al rivestimento Nano Crystal, il trattamento ARNEO che Nikon ha introdotto proprio con il sistema mirrorless Z. Il principio di funzionamento è lo stesso del Nano Crystal ma ne potenzia gli effetti. Va ancora una volta ad agire sulle immagini fantasma e sulla luce parassita, riducendo virtualmente a zero la riflessione dei raggi luminosi che attraversano le lenti interne dell’obiettivo.
Perfetto per i ritratti a mezzo busto, riesce a riprodurre il soggetto principale con una nitidezza cristallina che sfuma gradualmente in una sfocatura retrostante da sogno. La ridotta profondità di campo del NIKKOR Z 50mm f/1.2 S e l’effetto bokeh che ne deriva sono ulteriormente migliorati dal diaframma a 9 lamelle arrotondate.
Come il NIKKOR Z 85mm f/1.2 S e i più pregiati obiettivi della Linea S, anche il NIKKOR Z 50mm f/1.2 S utilizza un doppio motore di messa a fuoco. Ognuno si occupa del movimento di un più ristretto gruppo di lenti. Ciò comporta una messa a fuoco più rapida (i gruppi di lenti devono percorrere distanze minori). Ma anche una maggiore silenziosità (ne traggono grande vantaggio i videomaker) e un notevole risparmio di energia (la batteria della Nikon Z dura di più).

Disporre di profondità di campo molto ridotte, con gli obiettivi NIKKOR Z, non significa far fatica a focheggiare sul minimo dettaglio. Quando si scattano fotografie di ritratto o si registrano filmati, a facilitare il compito di fotografi e videomaker è la funzione Eye-Detect AF. Questa permette al sistema “fotocamera + obiettivo” di individuare gli occhi del soggetto dentro l’inquadratura e di rendere gli stessi con la massima nitidezza. È questo un aspetto molto importante per chi registra video 4K o 8K e non può permettersi alcuno scostamento dal fuoco ideale. Non solo, la possibilità di abbinare funzioni diverse all’anello di controllo degli obiettivi NIKKOR Z (diaframma, fuoco manuale, sensibilità ISO, compensazione dell’esposizione e via dicendo), consente bellissime transizioni dell’iride attraverso una vasta gamma di profondità di campo.

Massima nitidezza e vignettatura ridotta a zero con il NIKKOR Z 135mm f/1.8 Plena
A 30 anni dal lancio dell’AI AF DC-Nikkor 135mm f/2D, Nikon ripropone il teleobiettivo a focale fissa NIKKOR Z 135mm f/1.8 S Plena. Che, a una delle focali più apprezzate dai ritrattisti e dai fotografi di sport, abbina l’apertura massima f/1.8. L’obiettivo sfrutta le peculiarità dell’attacco a baionetta Z-mount per contenere al massimo le dimensioni. I 55 mm di diametro e la distanza flangia-piano focale di soli 16 mm permettono infatti la cattura di un’elevata quantità di luce.
Il nome Plena deriva dal termine latino plenum, a indicare il concetto di spazio completamente pieno. La volontà di ispirare immaginazione e creatività massima in fotografi e videomaker è quindi chiara. In fase di progettazione, gli ingegneri Nikon hanno tenuto conto delle soluzioni tecniche finalizzate al miglior controllo della profondità di campo e del bokeh.
Lo schema ottico del NIKKOR Z 135mm f/1.8 S Plena, composto da 16 elementi in 14 gruppi (compresi 4x elementi ED, Extralow Dispersion, e 1x lente asferica), la qualità delle lenti e dei rivestimenti, hanno lo scopo di limitare al massimo le aberrazioni, l’insorgere di frange di colore e la vignettatura. Quest’ultima costringe il più delle volte i fotografi a scattare con valori di apertura f/ maggiori (diaframma più chiuso). Si produce così l’indesiderato effetto di una profondità di campo più estesa. Plena, affidandosi ai benefici del sistema mirrorless Nikon Z, assicura una luminosità uniforme e la massima nitidezza nelle aree più periferiche del fotogramma. Ciò anche alla massima apertura f/1.8 (il diaframma è composto da 11 lamelle) ed eliminando del tutto la caduta di luce ai bordi quindi il fastidioso effetto della vignettatura.

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