L’importanza dell’esposimetro. Le soluzioni Nikon – PARTE 2/2

Nella PARTE 1/2 dell’articolo “L’importanza dell’esposimetro. Le soluzioni Nikon” abbiamo definito l’esposimetro e i modi in cui lo stesso può “leggere” la luce che illumina il soggetto (misurazioni esposimetriche Matrix, spot, ponderata centrale e sulle alte luci). Qui spieghiamo come si sceglie, in pratica, l’una o l’altra modalità e in che modo le fotocamere Nikon aiutano il fotografo e il videomaker a interpretare i risultati ottenuti.    
Le modalità di esposizione possono essere selezionate in modi diversi a seconda del modello Nikon che avete tra le mani. Tutti, con un minimo di pratica, sono fruibili senza distogliere lo sguardo dal soggetto (nel mirino elettronico o nel monitor):

• Pulsante dedicato:
alcuni modelli reflex, come la Nikon D850, hanno nella parte superiore del corpo macchina, o sul retro, un pulsante specifico per la misurazione esposimetrica. Premendolo e ruotando in contemporanea la ghiera di comando principale, posta nella parte destra, si passa da un tipo di misurazione esposimetrica all’altro.

• Menu i:
nelle mirrorless Nikon Z (nei formati DX e FX), la modalità di misurazione esposimetrica si imposta, oltre che nel menu esteso, anche tramite il menu i delle funzioni di utilizzo più frequente. Lo si richiama premendo il pulsante i e consente la selezione immediata, oltre che delle opzioni esposimetriche, anche dei Picture Control, del formato immagine, della modalità di messa a fuoco, del tipo di stabilizzazione e via dicendo. Le mirrorless Nikon Z mettono a disposizione due menu i: il primo per il comparto fotografico, il secondo per il comparto video.   

• Pulsanti personalizzabili:
in tutte le mirrorless Nikon Z, le impostazioni possono essere modificate dal menu di scatto (o di ripresa video) o assegnate a uno o più pulsanti personalizzabili Fn.

Esposimetro e scene ad alto contrasto: D-Lighting e HDR

Le scene con alto contrasto luminoso possono superare la gamma dinamica registrabile dalla fotocamera. In questi casi, fotografi e videomaker devono decidere quali dettagli salvare e quali sacrificare. Ad esempio: 

• Recupero delle luci: per preservare i dettagli delle alte luci, è possibile adottare la funzione D-Lighting Attivo, che bilancia automaticamente le ombre e le luci durante lo scatto. È perfetta, in abbinamento alla misurazione esposimetrica Matrix, quando si fotografano paesaggi esterni molto illuminati attraverso una porta o una finestra o soggetti in ombra in giornate di sole. Oltre alla regolazione automatica, è possibile regolare l’intensità: basso, normale, alto e molto alto.

HDR integrato: alcuni modelli Nikon – come la Nikon Z50II – offrono una funzione HDR automatica (High Dynamic Range), che combina due scatti ottenuti con esposizioni diverse per ampliare la gamma dinamica della composizione finale. Nel menu dedicato è possibile selezionare manualmente il livello di intensità dell’HDR e attivare la memorizzazione su memory card degli scatti individuali in formato NEF (RAW). La possibilità di scegliere il livello di intensità (basso, normale, alto e molto alto) consente di rimediare a soggetti complessi, ma al tempo stesso di sperimentare e dare libero sfondo alla propria creatività.   

HDR (High Dynamic Range)

Senza la funzione HDR che sovrappone in automatico due scatti realizzati con esposizione diversa non sarebbe stato possibile ottenere un’immagine dai toni bilanciati come questa.

Misurazione spot e Blocco AE

In situazioni di luce complessa, la lettura spot combinata con la funzione di blocco AE (AE-L: Auto Exposure Lock) consente di esporre correttamente l’area di interesse. Ad esempio:
Zoom sull’area chiave: riempite l’inquadratura con l’elemento da esporre correttamente e mettetelo a fuoco (l’area misurata è infatti centrata sul punto di messa a fuoco).
Bloccate l’esposizione: premete il pulsante AE-L/AF-L per fissare la lettura.
Ricomponete e scattate: una volta bloccata l’esposizione (l’icona AE-L viene visualizzata nel monitor o nel mirino), potete cambiare la composizione senza alterare le impostazioni.

Come leggere l’istogramma RGB

L’istogramma è uno strumento essenziale per valutare l’esposizione di un’immagine o di un video. Nikon fornisce questa funzione su tutti i suoi modelli digitali, consentendo ai fotografi e ai videomaker di analizzare la distribuzione dei toni all’interno della scena:
Taglio a sinistra (1.): indica perdita di dettaglio nelle ombre (la distribuzione dei toni è spostata a sinistra).
Taglio a destra (2.): segnala sovraesposizione nelle alte luci (la distribuzione dei toni è spostata a destra).
Soluzione: regolate l’esposizione o usate la tecnica HDR per scene con contrasto molto elevato.

Altre informazioni generali sull’esposimetro e sui vari tipi di misurazione esposimetrica delle fotocamere Nikon si trovano nell’articolo: L’importanza dell’esposimetro. Le soluzioni Nikon – PARTE 1/2

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