Nel 1975, con il capolavoro cinematografico Barry Lyndon, il noto regista britannico Stanley Kubrick ha stupito il mondo girando scene in luce naturale e a lume di candela. Un risultato per l’epoca straordinario, reso possibile da speciali lenti con apertura f/0.7 progettate per la NASA e adattate alle cineprese, nonché da una complessa tecnica di ripresa. Il fotogramma del film raffigurato sopra rende perfettamente l’idea. Questa ricerca di autenticità visiva si riflette nell’arte della fotografia in condizioni di scarsa illuminazione, dove la luce diventa sia soggetto che strumento creativo. Con le fotocamere mirrorless di Nikon, questa sfida si trasforma in opportunità.
Nikon Z9
La capacità di “leggere” la luce naturale – in questo caso quasi del tutto assente – della top di gamma delle mirrorless Nikon, la Z9
Tutta la luce possibile con la Nikon Z9
La fotografia in penombra richiede una combinazione di sensibilità ISO, ampie aperture f/ del diaframma e stabilizzazione delle immagini. Le fotocamere Nikon Z hanno rivoluzionato questa pratica. Con bilanciamenti del bianco sempre più precisi, che eliminano dominanti cromatiche indesiderate, e sensori CMOS avanzati in grado di lavorare a ISO elevati, mantengono il rumore di fondo sempre sotto controllo.
Ne è un esempio perfetto la Nikon Z9 che offre una gamma ISO standard di 64-25.600, espandibile fino a 102.400, con un algoritmo avanzato per ridurre il rumore e preservare la nitidezza. Grazie alla stabilizzazione a 5 assi integrata nel sensore, e all’abbinamento di obiettivi super-luminosi come il NIKKOR Z 50mm f/1.2 S, la Z9 permette scatti straordinariamente stabili anche a lunghe esposizioni. Un mix ideale per realizzare il proprio Barry Lyndon personale, in ambienti con illuminazione minima.
© Joe McNally
È perfino riduttivo suggerire la Nikon Z9 sulla base di queste caratteristiche: parliamo del prodotto di punta nell’arsenale Nikon, un gioiello tecnologico in cui si condensano decenni di esperienza nel settore. L’intelligenza artificiale integrata (AI) è in grado di riconoscere una grande quantità di soggetti diversi: animali, veicoli, persone, uccelli in volo.
Il sistema AF a 493 punti è praticamente infallibile anche in situazioni particolarmente dinamiche, quali competizioni sportive, vita urbana, scene di caccia nel mondo animale. Non è un caso se è stata scelta dal maestro del reportage e Nikon ambassador Joe Mcnally. Si tratta di una fotocamera pensata per affrontare le sfide impossibili, come quelle che amava imporre Kubrick ai suoi tecnici.
Obiettivi NIKKOR Z a lume di candela. Quando la luce è poca
La scelta degli obiettivi è cruciale per ottimizzare la fotografia in condizioni di luce scarsa. I modelli luminosi come il NIKKOR Z 50mm f/1.2 S e il NIKKOR Z 85mm f/1.8 S sono tra le scelte migliori quando si cercano aperture ampie e la maggiore raccolta di luce possibile.
La focale 50 mm è adatta a ritratti e scene intime, in cui l’uso della luce naturale può rivelarsi essenziale. La focale 85 mm offre invece una profondità di campo più contenuta, preservando comunque un’ottima luminosità. Tutte e due le ottiche permettono di ottenere un effetto bokeh morbido e naturale. Come Stanley Kubrick ha dimostrato quasi cinquant’anni fa con Barry Lyndon, la luce flebile non è un limite, ma una possibilità per raccontare storie uniche. Grazie all’innovazione tecnologica, le fotocamere Nikon Z permettono a ogni fotografo di esplorare la magia della penombra, trasformando una sfida tecnica in un’opportunità creativa senza pari.
La luce flebile non è un limite, ma una possibilità per raccontare storie uniche…
Le alternative: Nikon Z6II, Nikon Z7II e Nikon Z6III
Anche le mirrorless Nikon Z6II e Z7II si dimostrano eccellenti per catturare immagini in condizioni difficili. La Z6II combina un sensore Full-Frame da 24 MP con un autofocus efficace fino a -6 EV, caratteristiche molto utili per riprese nella penombra. La Z7II offre una risoluzione impressionante di 46 MP, perfetta per dettagli straordinari. Entrambe supportano sensibilità ISO regolabili fino a 102.400, con funzioni come la posa B per effetti di light painting. La Nikon Z 7II può inoltre contare su un ammiratore autorevole come il celebre ritrattista (amato dalle celebrità) Matthew Jordan Smith.
Con la Z6III Nikon alza l’asticella su tutti i fronti, compreso quello delle riprese in luce scarsa. Profondamente rivista e perfezionata rispetto alla Z6II, apporta una serie di migliorie tecniche. Come la resa delle immagini e dei video agli alti ISO (fino a 6.400 ISO le immagini risultano perfette) e la gestione eccellente del contrasto fra aree più illuminate e altre in penombra. Senza dimenticare l’enorme balzo in avanti compiuto dal mirino elettronico. Che, grazie alla luminosità di 4.000 nit e alla risoluzione record di 5,76 milioni di pixel, permette di comporre l’inquadratura anche a lume di candela con una naturalezza mai vista prima d’ora.
Nikon Z6III
Il processore EXPEED 7 in abbinamento alla modalità di messa a fuoco Starlight garantisce una impeccabile nitidezza anche in condizioni di quasi oscurità
Nikon Z6III
La riduzione del rumore personalizzata garantisce immagini più nitide e pulite in ambienti scarsamente illuminati
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